Marvel’s Spider-Man 2 è stato uno dei giochi più attesi di quest’anno, e prova a rappresentare, dopo quasi tre anni dall’uscita della console Sony PS5, il salto definitivo nella next-gen che tutti stavamo aspettando, dopo anni nei quali l’uscita di titoli cross-gen era all’ordine del giorno. E’ riuscita l’esclusiva supereroistica targata Insomniac Games nel mantenere le aspettative ed alzare l’asticella qualitativa, rispetto ai primi due titoli (Marvel’s Spider-Man e Marvel’s Spider-Man Miles Morales) già ottimi? Lo scoprirete in questa recensione.
CONCEPT E TRAMA
Come i precedenti prodotti della serie, anche Spider-Man 2 si svolge all’interno della città di New York, ma in questo caso l’area di gioco si ritrova raddoppiata grazie alla presenza di cinque nuovi quartieri, facenti parte di due dei più grandi distretti della città: il Queens e Brooklyn. Raddoppia anche il numero di protagonisti giocabili, in quanto Peter e Miles si troveranno a dover combattere assieme le minacce che incomberanno sulla Grande Mela.
Già dal prologo, il gioco mostra tutti i suoi muscoli al livello cinematico e narrativo; il piatto forte dell’esperienza risiede infatti nelle missioni primarie che, seppur non siano dei capolavori di scrittura, riescono a far leva sia sulla stratificazione, sia sull’evoluzione della maggior parte del cast di personaggi (Peter su tutti), ed anche sul ritmo di gioco serrato e ben studiato, al fine di garantire ora un nuovo spunto che permette di capire meglio gli antagonisti (Venom ha un ruolo importantissimo) , ora una nuovo evento che cambia l’equilibrio di sorta della vicenda. I colpi di scena non mancano ed alcuni vi lasceranno a bocca aperta (anche legati al gameplay), ma in questa sede non ne parlerò, al fine di evitare qualsiasi tipo di spoiler. Un elemento che Marvel’s Spider-Man 2 eredita dal primo, è la presenza di sezioni di gioco nella quale si utilizzerà Mary Jane: le ho trovate più appaganti rispetto al passato, soprattutto per il loro netto miglioramento nella dinamicità e ritmo.
Due sono le note che ho ritenuto “stonate” all’interno del contesto narrativo: la prima è il fatto che Miles, al posto di rappresentare il secondo Spider-Man, sembra essere più una figura di aiuto nei confronti di Peter che centrale, andando a creare un rapporto che potremmo definire più “Batman e Robin”, e meno “Spider-Man e Spider-Man”. La seconda critica che voglio muovere è il ritmo della sequenza finale del gioco, che ho trovato prolissa, ripetitiva e non chiude tutti gli archi aperti in precedenza.
Le missioni secondarie, invece, le ho trovate molto più variegate ed intriganti rispetto a quanto visto in passato: ognuno dei due Spider-Man avrà le proprie ed alcune costituiscono quelli che potremmo definire come veri e propri “archi narrativi secondari”.
GAMEPLAY
Il gameplay di Spider-Man 2 presenta varie migliorie ed amplia praticamente tutti i comparti ludici dell’esperienza, migliorando ed affinando inoltre la formula ben collaudata dell’open world con progressione orizzontale (che però, secondo me, sta cominciando un pelo a stancare).
Uno dei punti di forza del gameplay sta sicuramente nell’altissima mobilità dei sue Spider-Man tra i palazzi e grattacieli della “Grande Mela”, grazie ad un’oscillazione con ragnatele rifinita e alquanto fluida, che permette, anche grazie alla neo-introdotta tuta alare (che velocizza non poco gli spostamenti), di creare delle combo acrobatiche ancora più al limite dello “stylish”.
Il combat system, basato ancora una volta sull’originale filosofia di design del “Freeflow” (tipica dei Batman Arkham), presenta un’ampia gamma di nuovi poteri (diversi in base all’eroe utilizzato) e gadget (condivisi tra i due Arrampicamuri), ed introduce anche una meccanica di deflezione dei colpi (parry) che per essere eseguita correttamente dovrà essere premuto il tasto L1 qualche istante prima rispetto alla partenza dell’attacco nemico; la finestra di frame nella quale il parry può essere eseguito con successo è molto generosa.
Gli avversari che si affronteranno saranno di vario tipo (standard, armati, con scudo, colossi, di forma animale), ma mi duole dire che la loro IA sia di livello veramente basso, soprattutto nelle fasi stealth: grazie alla nuova abilità del cavo-ragnatela sarà possibile infatti creare dei veri e propri “stendipanni” di nemici, i quali avranno un campo visivo limitato quasi solo all’asse x(orizzontale), e dunque non saranno in grado di vedervi anche se foste appesi ad uno/due metri sopra di loro. Positivi sono i tanti boss con cui si avranno degli scontri: seppur avendo schemi di attacco abbastanza leggibili, saranno divertenti da combattere, anche in virtù del fatto che saranno presenti all’interno dei combattimenti dialoghi particolarmente interessanti, che ne aumenteranno l’epicità già alta. Un plauso va fatto alla realizzazione delle animazioni degli attacchi, sempre gradevolissime da vedere e accompagnate dai “colpi di grazia” che renderanno ogni scontro cinematicamente meraviglioso. Durante i combattimenti si potrebbe incorrere in problemi relativi alla telecamera, che, soprattutto in ambienti chiusi, può risultare non sempre precisa.
PROGRESSIONE
Durante il corso dell’avventura si avrà la possibilità di sbloccare tante nuove abilità (anche legate al simbionte, come visto nel gameplay reveal di maggio 2023) all’interno dei tre alberi abilità presenti (uno dedicato alla progressione di Peter, uno a quella di Miles ed un ultimo condiviso): dopo aver ottenuto punti esperienza ed esser saliti di livello (max 60), si potranno investire punti abilità al fine di ottenere nuovi poteri, che approfondiranno sia il combat system, sia il movimento nella mappa. I gadget ed il costume potranno essere potenziati nei menu appositi, grazie all’ottenimento di risorse (gettoni eroe e componenti tecnologici), ottenibili risolvendo crimini (alcuni troppo semplicistici ed alla lunga troppo ripetitivi) e svolgendo le attività secondarie sparse nella mappa.
Al livello di longevità, posso dire di esser riuscito ad ottenere il 100% con relativo trofeo di platino in una trentina di ore tonde e senza alcun tipo di difficoltà. Dato che comunque il mio approccio ai videogiochi è abbastanza lento, vi lascio un link di HowLongToBeat che vi darà informazioni quanto più dettagliate sulla longevità effettiva del gioco in base ai vari tipi di approccio.
COMPARTO ARTISTICO
Dal punto di vista estetico-artistico, ritengo che il prodotto sia ben realizzato: il design dei personaggi (dei quali Venom ritengo sia il più riuscito) assieme alla resa estetica di New York(tanto all’esterno quanto all’interno delle strutture) nell’immaginario “Marvel” sono sicuramente da lodare ; particolarmente fedeli a quanto si vede nei film e nei fumetti sono invece i tantissimi costumi che Peter e Miles potranno indossare durante le sequenze di gioco.
COMPARTO TECNICO
Gli effettivi elementi next-gen presenti in Spider-Man 2 possiamo individuarli praticamente tutti nel comparto tecnico: il ray-tracing (perfezionato rispetto a Miles Morales) sarà infatti sempre attivo a prescindere dalla modalità grafica scelta (prestazioni o fedeltà), rendendo l’illuminazione e i riflessi veramente vicini al fotorealismo; un plauso va fatto alla stabilità ottima del gioco, anche se, quando l’hardware è particolarmente appesantito, si nota nella modalità prestazioni una netta diminuzione della risoluzione (data dalla risoluzione dinamica), che risulta sgradevole a chiunque abbia un occhio sensibile a questi cambiamenti. La punta di diamante di queste feature è sicuramente l’utilizzo a pieno potenziale dell’SSD della console Sony, che vi permette sia di cambiare in modo istantaneo tra i due eroi, sia di viaggiare in qualsiasi punto della mappa con zero caricamenti effettivi. A questi pregi tecnici innegabili si affiancano, purtroppo, degli effetti particellari e delle animazioni e modelli facciali che non ritengo al passo coi tempi.
ACCESSIBILITà
Lato accessibilità, il prodotto eccelle nell’ offrire a tutti la possibilità di poter giocare: sono presenti impostazioni per aiutare sia chi abbia problemi sensoriali (udito, vista) , sia per chi abbia problemi motori.
CONCLUSIONI E VOTO
Marvel’s Spider-Man 2 è sicuramente un passo (non nettissimo) tecnico verso la next-gen pura, ma la sua natura di sequel diretto lo rende un ottimo “more of the same” e nulla di più.
Ci si doveva aspettare qualcosa di diverso? Io dico di no, e anzi: secondo me rientra tra i migliori giochi supereroistici in circolazione, nonostante i difetti (che influenzano poco la valutazione nella sua interezza). In ogni caso mi sembra azzardato urlare al capolavoro o al “GOTY”, per un prodotto così tradizionale e conservatore nelle idee di design alla base.
PRO:
• Trama avvincente…
• Muoversi nei cieli di NY è estremamente appagante
• Grafica spaccamascella…
• Funzioni SSD da next-gen
• Combat system solido
CONTRO:
• …ma nella sezione finale si perde un po’ il focus
• La formula open world classica comincia a stuccare
• …ma a tratti si perde quell’impatto visivo
VOTO FINALE: 8.5
CONCEPT E TRAMA 8+/10
GAMEPLAY E PROGRESSIONE 9-/10
COMPARTO ARTISTICO 8/10
COMPARTO TECNICO 9/10
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