La saga di Resident Evil è probabilmente quella che più ha dato nel genere survival horror in termini di qualità, innovazione e puro orrore all’interno dell’industria videoludica: quale migliore occasione può capitare rispetto ad Halloween, per scoprirli o rigiocarli? Ecco dunque la mia, personalissima classifica dei cinque migliori titoli sella serie horror Capcom da giocare allo stato attuale:
5)Resident Evil 3 Remake
Zombie, Jill, Raccoon City e Nemesis: la ricetta del discusso e controverso remake (uscito nel 2020) dell’opera, svecchia e rinnova ciò che ha appassionato, nel 1999, milioni di giocatori con “Resident Evil 3: Nemesis”. Nonostante tutte le problematiche strutturali e i tagli rispetto all’originale (eseguiti probabilmente per accelerare i tempi di sviluppo), riesce comunque ad essere un buon gioco survival horror, con una delle protagoniste più iconiche della quinta generazione di console, Jill Valentine, stavolta con una conta poligonale altissima; il gioco è godibile soprattutto da chi non abbia giocato al capitolo per PSX.
4)Resident Evil 7
Resident Evil 7, uscito nel 2017, rappresenta un netto punto di svolta per la serie, in quanto si passa, per la prima volta, alla visuale in prima persona. Il titolo, ambientato nello stato della Louisiana, vi mette nei panni di Ethan Winters, il quale dovrà trovare sua moglie Mia, che ha creduto morta per la bellezza di tre anni. La prima sezione di gioco (la casa dei Baker) la considero uno dei punti orrorifici più alti mai raggiunti dalla serie: la tensione e il terrore che quel luogo mi ha fatto percepire sono quasi ineguagliate. Seppur abbia trovato il prodotto troppo frenetico e poco a fuoco nelle ultime ore, ciò non annulla in nessun modo quello che ho vissuto nelle prime.
3)Resident Evil Code: Veronica
Non poteva non esserci in questa classifica Resident Evil Code: Veronica, titolo uscito inizialmente solo su Dreamcast nel 2000 e che non gradini più alti del podio solo perchè, rispetto agli altri giochi presenti, subisce in modo particolare il peso degli anni, soprattutto per i controlli da “cingolato”, i quali con la telecamera ad angolazione fissa non sono sempre precisi. Tolta la legnosità di gameplay, Code: Veronica è per me un titolo assolutamente meraviglioso sia sotto il profilo survival (se non doveste gestire bene le vostre risorse finireste quasi sicuramente in situazioni di soft-lock), sia al livello artistico: Rockfort Island è realizzata nei minimi dettagli, la scrittura dei protagonisti (con qualche eccezione) approfondisce l’esperienza e la soundtrack è per me di livello assoluto e vi rimarrà nel cuore. Spero vivamente che Capcom consideri uno svecchiamento di quest’opera, la quale con un remake riuscirebbe sicuramente ad esprimere il suo pieno potenziale.
2)Resident Evil 4 Remake
Puro divertimento e terrore in salsa arcade. Non esiste secondo me descrizione più adatta a Resident Evil 4 Remake, uscito quest’anno e che riesce a prendere ed innovare tutto ciò che di bello si era visto nell’originale capolavoro dell’originale Resident Evil 4 (2005), il quale ha segnato, grazie all’introduzione della terza persona con inquadratura a spalla, un nuovo inizio e una rivoluzione all’interno dei TPS(sparatutto in terza persona). Si vestono i panni di un Leon Kennedy freddo e addestrato, che dovrà salvare la figlia del presidente degli Stati Uniti, Ashley(che nell’originale mi ha infastidito non poco con le sue urla), rapita e portata in un’area rurale spagnola. Il gioco possiede una vena action molto più marcata rispetto alla componente survival, che comunque, seppur in minima parte, è presente: ci si trova stavolta a combattere anche orde di nemici, e la tensione horror non sta più nella paura di rimanere senza munizioni, ma nella terrore di finire sopraffatti e uccisi dalle persone infettate dalle “plagas”.
1)Resident Evil 2 Remake
Se Resident Evil 2 Remake non fosse stato al primo posto di questa classifica, credo sarebbe stato un delitto morale. Sfornare un remake di così alto livello non è qualcosa che accade tutti i giorni, e secondo la mia opinione riesce addirittura a superare l’originale. Potrete giocare la fuga dalla catastrofe avvenuta a Raccoon City da due diversi punti di vista: quello di Leon (ancora senza esperienza ed al primo giorno in polizia), e di Claire (in cerca del fratello Chris, scomparso dopo il primo capitolo). Il design delle mappe (che conosco veramente a memoria) e degli zombie, i momenti al cardiopalma per la carenza di munizioni, le fughe da Mr.X: anche solo questi elementi rendono Resident Evil 2 Remake un titolo che andrebbe giocato, e soprattutto vissuto, da tutti coloro che abbiano intenzione di avere un’esperienza survival horror assolutamente indimenticabile.
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