In un’imprevisto susseguirsi di eventi, Bungie, lo sviluppatore dietro a Destiny 2, si è trovato ad affrontare una protesta all’interno della community dei giocatori a causa del recente lancio di un controverso starter pack da 15 dollari durante la Stagione del Desiderio. Il pack, rivolto ai nuovi giocatori, offriva una raccolta di oggetti che però sono stati prontamente respinti con veemenza dalla community.
Presentato come un’opportunità per “sperimentare il potere delle armi esotiche fondamentali per la costruzione del personaggio”, il pack prometteva l’accesso istantaneo: Traveler’s Chosen, Ruinous Effigy e Sleeper Simulant. Accanto a queste armi c’erano una nave esotica, un Sparrow, un Ghost Shell, 125.000 Glimmer, 50 Enhancement Cores, cinque Enhancement Prisms e uno Shard Ascendente.
Sebbene questo possa sembrare allettante per i nuovi arrivati, la risposta della community è stata tutto tranne che positiva. I critici hanno etichettato l’offerta come un “affare incredibilmente pessimo”. evidenziando il netto contrasto con l’offerta precedente di Bungie, il Forsaken Pack, che forniva una gamma più ampia di contenuti, inclusi due dozzine di esotiche, una dungeon e un raid, inizialmente al prezzo di 20 dollari e ora disponibile per soli 5.
Il malcontento tra i Guardiani ha portato a una reazione organizzata, con recensioni negative su Steam e utenti che hanno etichettato la pagina del DLC con parole come “Capitalismo”, “Crimine” e “Horror Psicologico”. L’ironia non è sfuggita alla community, risultando in una critica umoristica ma pungente alla strategia di pricing di Bungie. Il divario tra la percezione di Bungie e le aspettative dei giocatori era tangibile, evidenziando una significativa mancanza di comprensione delle esigenze e delle preferenze del loro pubblico.
Questa controversia si inserisce nel contesto del rilascio dei set di armature crossover di The Witcher 3, che, sebbene visivamente accattivanti, presentavano anch’essi un prezzo elevato. Con lo studio alle prese con i licenziamenti e il ritardo della prossima espansione, le preoccupazioni sulla stabilità del prolungamento del servizio live indipendente di Sony si sono accentuate.
Nel ritirare il controverso starter pack, Bungie riconosce la insoddisfazione della community, ma l’incidente sottolinea l’importanza di allineare le offerte di contenuti con le aspettative dei giocatori nell’ecosistema di un gioco.
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