Chi è dietro il nome di Raiden Shogun? Nata millenni fa come Kagemusha Baal, Raiden Shogun regna ora come divina protettrice di Inazuma. La sua storia affonda le radici nel santuario di Yae Publishing House, dove crebbe insieme alla sua adorata sorella, Makoto, l’allora Arcidivinità Elettro. Raiden, fin da piccola, ammirava la sorella e la seguiva ovunque, fungendo da suo kagemusha per confondere i nemici durante le battaglie. Il legame tra le due era indissolubile, condividendo ideali e difendendo Inazuma fianco a fianco.
Tuttavia, una tragedia oscura sconvolse il loro legame. Dopo la catastrofe di Kharis Ah, 500 anni fa, Makoto perse la vita combattendo contro il Male Oscuro. Raiden tentò disperatamente di salvarla, ma invano. Il dolore la consumò, e per un intero anno si rinchiuse nel lutto prima di assumere il manto di Arcidivinità Elettro, seguendo l’ultima volontà di Makoto.
Inizialmente, Raiden adottò un approccio compassionevole e idealista, cercando di onorare il sacrificio della sorella. Ma col passare del tempo, il peso del suo ruolo la trasformò. Ossessionata dall’eternità e dalla protezione di Inazuma, divenne fredda e distaccata, imponendo leggi severe, come il Vision Hunt Decree, suscitando controversie tra il popolo.
Ma dietro la sua maschera dura si cela forse ancora una fiamma di compassione, logorata dal trauma e dal senso di colpa per la morte di Makoto.
Alleati e Nemici nell’Ombra
Nelle fila dei suoi leali si annoverano la Tri Commissionale, guidata da Kujou Sara, i Guerrieri Tengu e la sacerdotessa Yae Miko, antica amica e confidente.
Ma il pericolo si annida anche tra le pieghe dell’ombra. La Resistenza di Sannomiya, guidata da Kokomi, si oppone alle politiche dello Shogunato. Il Fatui e il suo araldo Scaramouche tramano nell’oscurità, insieme alla setta dei Nobushi e al misterioso vagabondo conosciuto come il Wanderer.
Oltre alle fazioni, molti visionari si oppongono al decreto della Shogun che vieta le visioni in tutta Inazuma, alimentando un conflitto che definisce la lore di Genshin Impact.
L’Eterna Giovinezza e il Suo Potere
Nonostante l’aspetto adolescenziale, Raiden Shogun ha oltre 500 anni, immortale come gli Archon. Attraverso epoche e civiltà, ha preservato il suo regno, temendo il fluire veloce del tempo e delle rivoluzioni.
Ma come funziona la leggendaria Shogun? Con abilità e potere sovrannaturali, Raiden eccelle nell’offesa e nel supporto energetico. Le sue azioni rapiscono il campo di battaglia, infondendo terrore negli avversari.
La Battaglia con la Shogun
Sconfiggere Raiden Shogun è una prova ardua. Attacchi elettrici devastanti minano l’esistenza degli avversari. Ma con la giusta strategia, anche il più forte dei nemici può crollare.
L’uso di Cryo e Hydro è essenziale per interrompere i suoi attacchi e ridurne la potenza. Evitare Geo e Anemo è prudente, mentre un mix di danni e cure può sovrastare anche la più temibile delle Archon.
Le Armi della Dea del Tuono
Raiden Shogun brandisce la lancia e la Spada del Decreto Celeste, creata dalla sua stessa visione elettrica. La lancia è la sua arma principale, mentre la spada divina scatena il potere elettrico supremo.
Cercando Raiden
Per ottenere Raiden Shogun, è necessario affrontare il fato. Attraverso banner a tempo limitato e il sistema di “pity”, si possono incrementare le probabilità di reclutarla nella propria squadra.
La Creazione del Leggendario
Per potenziare la Shogun occorrono grandi quantità di materiali, dalle reliquie antiche ai cuori spettrali. Una sfida ardua, ma che esalta il vero potenziale della divinità elettrica.
La Voce e la Melodia di un’Arcidivinità
La voce autorevole di Miyuki Sawashiro e la maestosa canzone tema, “Ruler of the Thunder”, catturano l’essenza di Raiden Shogun. La sua presenza rimane incisa nell’animo dei giocatori, un’icona immortale di Genshin Impact.
Il Fervore dei Fan
Raiden Shogun ha conquistato un posto nel cuore dei fan di tutto il mondo. Dai cosplay alle opere d’arte, il suo mito cresce costantemente. La sua presenza nell’universo di Genshin Impact è destinata a brillare ancora per molto tempo.
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